Araldica comunale
Con decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, il 29 marzo 1962 il Comune di Moscazzano ha avuto in concessione uno stemma e un gonfalone come di seguito descritti.
Stemma
Partito: il 1° di azzurro al castello di rosso, aperto e finestrato, torricellato di uno, merlato alla guelfa; il 2° troncato d'argento e di rosso alla testa del grifo recisa uno nell'altro. Ornamenti esteriori da Comune.
Gonfalone
Drappo partito, d'azzurro e di rosso, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento: Comune di Moscazzano. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori del drappo, alternati con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai contorni nazionali frangenti d'argento.
Storia del comune
La prima menzione, risalente al 979 è Muscaciano, forse formato da casnum, casnium ("quercia", "rovere"); il villaggio sarebbe sorto come "monte o dosso delle roveri". Fu sotto la giurisdizione dell'episcopato di Cremona e concesso in feudo ai conti di Bariano, alla famiglia cremonese dei Sommi (1202) e ai conti di Camisano (1380). Entrato a far parte dei beni del monastero di S. Maria Mater Domini di Crema, nel 1685 fu assegnato ai marchesi Obizzi e ai Vimercati.
In allegato un documento del Prof. Alessandro Marazzi in cui si approfondiscono le origini e la storia dell'abitato di Moscazzano.
Cenni artistici
La parrocchiale, situata in zona appartata, fu edificata su una precedente costruzione alla fine del XVII secolo ed è dedicata a San Pietro. L'interno, ad una sola navata, è decorato da affreschi del Bacchetta.
La chiesa di San Donato, situata a nord dell'abitato, è inserita in un complesso rurale un tempo proprietà dei Benvenuti; di orgine antica, fu ricostruita nel 1978.
Isolata tra i campi, la chiesa della Madonna dei Prati esisteva già nel '500.
Massima espressione dell'architettura civile del Comune è villa Albergoni. Più volte restaurata, ingloba elementi a carattere difensivo, come le torri angolari. L'interno conserva decorazioni cinquecentesche di A. Buso.